federica.paiola
Wed, 11/07/2018 - 14:10

Perché abbiamo fatto questa scelta

La città era ferma da parecchi anni ad una raccolta differenziata al 40%. Dopo un intenso periodo di studio per la scelta della modalità migliore da adottare per la raccolta dei rifiuti, il 4 aprile 2016 è partita la rivoluzione che ha consentito a Brescia di raggiungere performance all’avanguardia tra i capoluoghi italiani.

Cosa prevedeva il progetto?

Cosa prevedeva il progetto ?

La suddivisione della città in 6 diverse zone – gialla, azzurra, verde, viola, arancio e rossa/centro storico - e il passaggio da un sistema di raccolta interamente a cassonetti stradali con accesso libero ad un sistema misto con cassonetti ad accesso controllato per l’organico e l’indifferenziato e raccolta porta a porta per carta, plastica, vetro e metalli. 

Unica eccezione il centro storico della città, dove per motivi di decoro si è scelto di mantenere i cassonetti stradali anche per il vetro.

Per le zone si è scelto di partire a step successivi, con intervalli di 3-4 mesi tra una zona e l’altra. Per ogni zona si è scelto un giorno specifico della settimana in cui vengono raccolte le frazioni di rifiuti per le quali si è adottato il porta a porta. 
 

Cos'è la calotta

La calotta

 

 

Sui cassonetti per organico e indifferenziato è stata installata una calotta apribile solo con una specifica tessera elettronica abbinata all’utente e con un vano per l’introduzione dei rifiuti limitato, in modo da incentivare una più attenta separazione dei rifiuti migliorando la raccolta differenziata.

Abbiamo rinnovato e rese più efficienti le 5 piattaforme ecologiche e sono stati ampliati i servizi specifici dedicati alle attività produttive e agli esercizi commerciali.

tessera differenziata brescia
Piantina - Brescia raccolta differenziata

I risultati finali

I cittadini hanno risposto positivamente al cambiamento dando prova di grande impegno e consentendo di raggiungere con largo anticipo, rispetto alle scadenze di progetto, performance che collocano Brescia ai vertici tra i capoluoghi di provincia italiani.
Oggi, a distanza di un anno e mezzo dell’entrata a regime del sistema di raccolta misto domiciliare, la raccolta differenziata si è attestata al 73,1% e i rifiuti indifferenziati si sono ridotti del 58% rispetto al precedente sistema di raccolta.